Da quando ho letto degli articoli su Fanpage, mi sono passati moltissimi pensieri nella testa. Un articolo in particolare mi ha fatto pensare: un’intervista a una ragazza anoressica e a quello che ha passato, ma in realtà non solo quelle.
Certamente una cosa importantissima, che è anche stata messa in luce dalle persone intervistate, è chiedere aiuto, perché da sole non ce se la fa, anzi è difficilissimo avere successo. Che si mangi troppo poco o troppo ci sono, nella maggior parte dei casi, dei problemi, che come ho già detto, non si risolvono completamente con “mangia di più o mangia di meno”: fosse così facile…
Ricovero
Ma il problema sollevato è quello dei ricoveri: anche io sto aspettando di entrare in ricovero per tre settimane. Non è stata una decisione facile, anzi, ma una volta presa avrei voluto poter essere messa in ricovero con una certa celerità. Purtroppo non è così. Ho fatto la visita a Gennaio, pagata profumatamente, per vedere se ero adatta ad essere accettata e, per fortuna è stato così, ma e qui c’è un ma. Quando ho chiesto alla dottoressa, davvero gentile, quando sarei stata chiamata mi è stato detto a Maggio. Indovinate? A Maggio non mi hanno chiamato. A quanto pare, non era vero che sarei dovuta entrare a Maggio. In teoria, dovrei entrare ad Agosto. Mi dovrebbero chiamare quindici giorni prima, ma questo lo vedremo.
Per mia fortuna, non sono a livelli così disastrosi, ma sarebbe stato molto importante avere qualcuno che fin dall’inizio mi indirizzasse. Certo mi hanno dato un libro con tutte le indicazioni, certo posso chiamare la dottoressa tutte le volte che serve, ma non è come fare un ricovero di tre settimane dove ti seguono costantemente, anche con psicologi.
Ammetto che non ho mai amato gli psicologi, ma ho deciso di dare una possibilità, anche perché sono persone che dovrebbero essere in grado di aiutarti, darti delle dritte quando sei in difficoltà.
E invece da Gennaio sono ancora in attesa.
Le difficoltà
Le difficoltà per una persona che è su un percorso nutrizionale sono davvero tantissime e affrontare le sole non è facile. Certo quando si ha la fortuna di avere una famiglia che ti supporta hai fatto una parte del percorso, ma il resto è tutto tuo. Sei tu che devi far fronte alle crisi, sei tu che devi resistere alle tentazioni e, sei sempre tu che poi devi fare fronte ad eventuali sensi di colpa.
Avere un supporto medico e psicologico specializzato è davvero fondamentale. Avere dei professionisti che ti supportano aiuta molto, ma l’attesa è snervante. Leggevo, sempre su Fanpage, che a una famiglia è stato chiesto di pagare € 480 al giorno per il ricovero della figlia, malata gravemente di anoressia (purtroppo la ragazza non è più tra noi).
Posso comprendere che il Covid è stata una mazzata, posso comprendere che i disturbi alimentari sono aumentati, ma le attese sono infinite, e persone muoiono perché le attese sono lunghe.
Conclusioni
Vorrei che le malattie di disturbo alimentare fossero curate come si deve, che ci siano più strutture che si occupano di questi problemi.
Vorrei che le persone anoressiche e obese (che dalla massa sono considerate meno malate, perché tanto basta mangiare meno) venissero trattate meglio.
Anche perché, e parlo soprattutto delle persone obese perché è la cosa che conosco di più, alla fine pesano molto sulla sanità, considerando tutte le persone allettate perché non riescono a muoversi a causa del peso. Probabilmente costerebbe meno e costerebbe meno la prevenzione.
Purtroppo, però, c’è da dire una cosa: se le persone non vogliono essere aiutare, non c’è nulla da fare.
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